Le ONLUS stanno per affrontare una scadenza cruciale: il termine del periodo transitorio stabilito dalla Riforma del Terzo Settore si avvicina, e ogni ente deve decidere il proprio futuro. Le opzioni principali sono due: trasformarsi in Ente del Terzo Settore (ETS) o devolvere il proprio patrimonio. Ma quale scelta è la migliore? E come procedere senza rischi?
Il nostro studio commercialista a Roma offre una consulenza specializzata per accompagnare la tua ONLUS in questo passaggio fondamentale, garantendo la migliore strategia fiscale e organizzativa.
Cosa cambia per le ONLUS con la riforma del terzo settore?
Con l'entrata in vigore della Riforma del Terzo Settore, il regime speciale delle ONLUS sarà definitivamente superato. Questo significa che le organizzazioni ancora iscritte a questa categoria devono adeguarsi alle nuove disposizioni entro i tempi previsti. Le principali novità riguardano:
- Cessazione dello status di ONLUS, con la necessità di scegliere una nuova forma giuridica riconosciuta.
- Obbligo di iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) per chi intende proseguire l'attività con le agevolazioni del Terzo Settore.
- Nuove regole contabili e fiscali, con l’accesso a specifiche agevolazioni per gli ETS.
Quali sono le opzioni per le ONLUS?
Le ONLUS possono scegliere tra diverse forme giuridiche per adeguarsi alla riforma e continuare ad operare nel Terzo Settore:
- Trasformazione in Ente del Terzo Settore (ETS)
- Associazione di Promozione Sociale (APS): ideale per enti che promuovono attività sociali e culturali a beneficio della collettività.
- Organizzazione di Volontariato (ODV): perfetta per le realtà che basano la propria attività sul volontariato.
- Ente Filantropico: pensato per organizzazioni che erogano fondi o servizi a supporto di iniziative sociali.
- Ente generico del Terzo Settore: una scelta flessibile per chi non rientra nelle categorie specifiche.
- Devoluzione del patrimonio: in caso di mancata trasformazione, le ONLUS dovranno destinare il proprio patrimonio a un ETS o a fini di utilità sociale, come previsto dalla normativa.
Quali sono i vantaggi della trasformazione in ETS?
Passare a una delle forme riconosciute dal Terzo Settore offre diversi vantaggi:
- Accesso a nuovi finanziamenti e agevolazioni fiscali: le ETS possono usufruire di incentivi fiscali e fondi dedicati.
- Maggiore riconoscimento e credibilità: l’iscrizione al RUNTS garantisce trasparenza e affidabilità agli occhi di donatori e istituzioni.
- Possibilità di stipulare convenzioni con enti pubblici e privati: facilitando l’accesso a progetti e risorse.
Il ruolo del commercialista nella scelta del percorso giusto
Affrontare questa transizione senza il supporto di esperti può essere complesso. Ecco perché il nostro studio commercialista specializzato nel Terzo Settore può fare la differenza:
- Analisi della struttura e delle attività dell’ente per individuare la forma giuridica più adatta.
- Valutazione delle migliori opportunità fiscali e organizzative per ottimizzare il passaggio a ETS.
- Supporto nella pratica di iscrizione al RUNTS e adeguamento statutario, evitando errori burocratici.
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Il tempo stringe e le scadenze si avvicinano: non rischiare di perdere le opportunità offerte dalla Riforma del Terzo Settore. Contatta oggi stesso il nostro studio per una consulenza dedicata e scegli con sicurezza il futuro del tuo ente!
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