L’imprenditore agricolo gode di un regime di favore, che si articola attraverso una serie di agevolazioni e incentivi volti a promuovere lo sviluppo di questo settore strategico per l’economia italiana.
La necessità di avere un commercialista specializzato nella disciplina fiscale delle aziende agricole deriva dal fatto che queste sono sottoposte ad un regime fiscale diverso da quello ordinario. Le peculiarità fiscali variano innanzitutto in base alla tipologia di azienda, che può essere:
- impresa individuale;
- società in forma SAS o SNC;
- SRL, SPA, cooperative.
Nel caso delle imprese individuali, il reddito è determinato in base alle tariffe d’estimo (reddito agrario), quindi senza tenere in conto i reali ricavi. Tale principio non trova invece sempre applicazione negli altri casi: in particolare, tale possibilità vige con dei limiti per SAS, SNC, SRL e cooperative, mentre non è ammessa per la SPA.
Le aziende agricole che possono beneficiare del cosiddetto reddito agrario possono dunque versare le imposte dirette in base al reddito agrario e domenicale risultante dagli atti catastali, senza obbligo di scritture contabili.
Per quanto riguarda l’IVA, il decreto legislativo 313/97 consente alle aziende agricole di avvalersi di una detrazione in misura forfettaria sugli acquisti per i produttori agricoli.
Regime differenziato anche per i piccoli imprenditori agricoli, cioè gli imprenditori il cui volume di affari non supera i € 2.582,28, limite che però sale a € 7.746,85 annui se l’attività ricade in un comune montano. In questo caso l’imprenditore agricolo è esonerato dall’obbligo di versamento dell’IVA, dalla tenuta delle scritture contabili e documentali, e dalla necessità di presentare la dichiarazione annuale. Resta però valido per tutti l’obbligo di numerare e conservare le fatture.